Questa è una delle tante domande, o meglio, una delle paure che terrorizzano gli sposi il giorno del loro matrimonio. Diciamoci la verità, quante volte è capitato di andare ad un matrimonio e, a un certo punto, gli sposi sono spariti per ore per andare a fare le foto nel punto più sperduto dell’universo, oppure, a due passi dal ristorante, ma per ore e ore?!

A me come fotografo, come professionista, non piace rubare troppo tempo agli sposi in un giorno così importante, a meno che non siano loro a chiedermelo, per questo generalmente impiego una mezz’oretta per realizzare tutti gli scatti di cui ho bisogno per regalare agli sposi dei magnifici ritratti che finiranno sul loro album di nozze o che potranno stampare in fine art da appendere al muro o per una cornice.

L’ora che preferisco per realizzare i ritratti è, ovviamente, l’ora poco prima del tramonto, in questo momento, infatti, la luce è più calda e romantica. Amo gestire la coppia in maniera molto spontanea e naturale, facendo, il più delle volte, una passeggiata nel verde e rubare qualche scatto. Per lo stesso motivo non amo fare ritratti all’uscita della chiesa, uscendo infatti intorno alle 13, la luce non è propriamente adatta perché perpendicolare sulle teste e poi, diciamocelo chiaramente, chi ha voglia di mettersi sotto il sole (magari in posa), con sete, fame e caldo? Un altro motivo importantissimo per cui non amo fare ritratti di coppia all’uscita della chiesa è per non togliere tempo agli invitati che sarebbero costretti ad aspettare il ritorno degli sposi alla sala ricevimenti e conseguentemente iniziare il pranzo a pomeriggio inoltrato. Intorno alle 19, invece, la situazione è completamente diversa: gli sposi sono molto più rilassati e sono spesso anche felici di “abbandonare” per una mezzoretta la cerimonia e concedersi un momento più intimo così da prendere un attimo di respiro, potersi guardare con tranquillità negli occhi e rendersi finalmente conto di essere diventati “marito e moglie”!

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